Piede diabetico

Il piede diabetico rappresenta una complicanza cronica del diabete e si sviluppa in conseguenza di neuropatie ed arteriopatie.

Cos’è il piede diabetico

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce il piede diabetico come “condizione di infezione, ulcerazione e distruzione di tessuti profondi associate ad anomalie neurologiche e a vari gradi di vasculopatia periferica degli arti inferiori”.

Sintomi del piede diabetico

I segnali d’allarme che possono far supporre la presenza di una cattiva circolazione sanguigna sono:

  • formicolii anomali ai piedi anche durante il tempo di riposo
  • crampi alle gambe dopo una breve passeggiata
  • difficoltà di cicatrizzazione di piccole ferite cutanee ai piedi
  • colorazione differente dei piedi (dal rosso al blu oppure verdi o neri)
  • sensazione permanente di piedi freddi
  • presenza assidua di calli alla pianta del piede o tra le dita

Arteriopatia e neuropatia

A lungo andare il diabete può generare alterazioni di tipo sia nervoso (neuropatie diabetiche) sia circolatorio (arteriopatie). Queste complicanze interessano i piedi e gli arti inferiori e sono due quadri clinici che spesso coesistono nello stesso paziente.

La neuropatia causa la diminuzione della soglia del dolore fino a rendere il piede completamente insensibile e quindi, il paziente diabetico, potrebbe non accorgersi di piccoli traumi o lesioni che possono essere causate dall’utilizzo di una scarpa non adeguata.

Le arteriopatie implicano una cattiva circolazione alle estremità inferiori e nel piede diabetico, non ricevendo una corretta irrorazione sanguigna, i danni cutanei faticano ad essere riparati degenerando rapidamente in ulcere ed infezioni.

Quali complicanze?

L’ulcera è la complicanza più frequente che si manifesta nel piede del paziente diabetico. La pericolosità dell’ulcera è connessa alla presenza di arteriopatia periferica in quanto la scarca circolazione sanguigna non permette la facile rimarginazione della ferita, che rimane esposta ad infezione. Se l’infezione si espande, il tessuto coinvolto progressivamente corre il rischio di necrosi e successivamente cancrena. Un’ulcera non adeguatamente curata può comportare anche l’amputazione dell’arto o di una parte di esso per evitare che il danno si estenda anche nei distretti limitrofi.

Come trattare il piede diabetico

Il trattamento del piede diabetico richiede una valutazione multidisciplinare da parte di un team di esperti, dal diabetologo al podologo e al chirgurgo.
Appena insorgono dei sintomi, occorre rivolgersi al medico annotando tutte le eventuali alterazioni osservate.

È ormai riconosciuto come in tutte le fasi del percorso terapeutico di trattamento del piede diabetico, esistano presidi specifici che permettono di ottimizzare l’efficacia delle cure e di agire terapeuticamente in modo significante, la prescrizione delle scarpe è parte fondamentale di questo percorso.

È stato evidenziato infatti in diversi studi clinici come l’adozione di calzature con determinate caratteristiche sia in grado di ridurre il tasso di recidiva in modo importante.

Le scarpe per diabetici Podartis, protettive per la prevenzione nei diversi gradi di rischio e curative temporanee per la fase acuta, sono riconosciute oggi fra le più efficaci sul mercato.

Siamo stati i primi ad occuparci di piede diabetico, con la prima scarpa terapeutica per questa patologia già nel 1988. Nel 1996 Podartis ha partecipato alla creazione del Gruppo di Studio Internazionale sul Piede Diabetico e ad oggi è direttamente coinvolta come partner e consulente tecnico nel progetto internazionale “D-Foot International” sulle linee guida del IWGDF.La nostra continua ricerca è stata riconosciuta e premiata anche dalla prestigiosa rivista Diabetes Care che ha pubblicato lo studio sullo STABIL D, il primo tutore removibile con efficacia paragonabile al Gold Standard nel trattamento e nella guarigione delle ulcere plantari diabetiche.

È possibile fare attività fisica con il piede diabetico?

L’attività fisica è un toccasana per il diabete. Sono preferibili tutte le attività  basso impatto traumatico come il cammino, il cammino veloce, il nordic walking e la bicicletta. La corsa è uno strumento terapeutico per entrambi i tipi di diabete e permette in molti casi di ridurre il supporto farmacologico. E’ di fondamentale importanza scegliere una calzatura adeguata, che permetta di accogliere il piede, evitando sfregamenti potenzialmente rischiosi per le ulcerazioni.

La calzatura protettiva grazie alla suola biomeccanica permette una morbida transizione del passo facendo lavorate le articolazioni in economia articolare grazie alla riduzione dei picchi di pressione sull’avampiede.

Consultare il proprio medico è sempre una buona norma prima di intraprendere ogni attività.