Calza a compressione nello sport
Ti è capitato ultimamente di vedere persone che durante l’attività sportiva indossano delle calze lunghe?
Oltre ad essere una moda hanno funzioni ben precise. Queste particolari calze esercitano una funzione compressiva graduale e specialmente a livello degli arti inferiori, possono essere utilizzate sia durante l’attività che nella fase di recupero. Durante l’attività sportiva favoriscono il ritorno venoso verso il cuore ottenendo dunque in via indiretta una maggiore gittata cardiaca e conseguentemente una ossigenazione adeguata per i tessuti, inoltre riducono le vibrazioni muscolari presenti durante l’attività, così da proteggere il muscolo.
Anche durante la fase di “recovery” è comune l’utilizzo di presidi compressivi, per ridurre i cosiddetti DOMS (dolore muscolare ritardato) che insorge dopo circa 48 ore da una attività intensa. Grazie all’utilizzo di compressioni specificatamente calibrate, facilitano il ritorno venoso, favorendo così lo smaltimento dei metaboliti.
Esistono diverse taglie, si misurano in base alla circonferenza del polpaccio (sarebbe opportuna andare in centri specializzati). Possono essere limitate solo al polpaccio (booster) oppure la compressione inizia dal piede.
La calza deve arrivare fino al di sotto del ginocchio e non devono essere presenti pieghe; il materiale di fabbricazione oltre ad avere l’effetto compressivo deve permettere l’areazione; inserti protettivi sono presenti nelle aree a maggior sollecitazione, dita , tallone, inserzione del tendine d’Achille.
Ovviamente l’uso di calza a compressione è da considerarsi doping free in quanto non da nessun aiuto in termini di performance.