Che cos’è l’alluce valgo?
L'alluce valgo è una deformazione del piede, che si manifesta con l’allontamento della testa del metatarso, che con il passare del tempo sporge sempre più verso l’interno causando una borsite, ovvero l’infiammazione dei tessuti circostanti.
L’alluce valgo è una deformazione del piede, che si manifesta con l’allontamento della testa del metatarso, l’osso sul quale si articola la falange del primo dito del piede, che con il passare del tempo sporge sempre più verso l’interno causando una borsite, ovvero l’infiammazione dei tessuti circostanti.
Lo slittamento del metatarso si accompagna alla deviazione dell’alluce verso le altre dita, talvolta così pronunciata da coinvolgere anche il secondo e il terzo dito, favorendo l’insorgere di deformità anche in queste ultime.
Dal punto di vista epidemiologico c’è un rapporto fra maschi e femmine di 1:3, specialmente intorno ai 45-55 anni nei periodo pre-menopausa.
Perché si forma?
Le cause che portano a questa deformità del piede sono molteplici. Erroneamente si parla di ereditarietà, capita spesso sentire negli studi medici e podologici: “È un regalo di mia mamma…”, ma è più esatto parlare di predisposizione ereditaria, lassità legamentosa e dei muscoli (specialmente i flessori e della volta plantare), oppure un piede piatto mal trattato durante l’adolescenza o traumi ripetuti.
La clinica
Inizialmente l’alluce valgo si manifesta soltanto con lievi fastidi, quali arrossamento e gonfiore nell’area interna dell’avampiede quando sfrega contro la calzatura soprattutto se si indossano scarpe strette o con il tacco alto.
Con l’andare del tempo questi disturbi, dovuti all’infiammazione dell’area, tendono a diventare cronici e peggiorare, con la formazione di una protuberanza sempre più accentuata e lesioni osteoarticolari.
In questa situazione le normali forze che agiscono sul piede non sono più distribuite in modo corretto e non è raro che si formino calli.
Il dolore che compare sotto il piede e sul lato interno, dovuto alla borsite e alla progressiva deformazione dell’articolazione metatarsale, nonché alle callosità, con il tempo diviene sempre più intenso fino a impedire il contatto con qualunque tipo di scarpa e a limitare drasticamente il cammino. Finché, alla fine, diviene indispensabile l’intervento chirurgico.
Come curarlo?
Il trattamento nelle fasi iniziali è quello dell’utilizzo della calzatura giusta, con suola biomeccanica con punto di rotolamento anticipato di 8-10 mm a livello delle teste metatarsali. Importante è la tomaia automodellante che permette di ridurre gli sfregamenti e le frizioni a livello delle prominenze ossee, e utile risulta l’utilizzo di un plantare personalizzato che vada a contenere o correggere le eventuali alterazioni biomeccaniche e scaricare aumentando la superficie d’appoggio nelle zone di iperpressione.
È possibile fare attività fisica?
L’attività fisica moderata è possibile, l’importante è calzare scarpe che abbiano un volume interno maggiorato che permettano di alloggiare l’alluce valgo e le relative deformità, evitando sfregamenti e dolore.