Dolore alla pianta del piede

La pianta del piede è quella parte anatomica del corpo umano che ci permette in contatto con la realtà esterna. Su di essa sono presenti tantissimi recettori (es. sensitivi -> dolore), ma anche muscoli tendini e legamenti.

La pianta del piede è quella parte anatomica del corpo umano che ci permette in contatto con la realtà esterna. Su di essa sono presenti tantissimi recettori (es. sensitivi -> dolore), ma anche muscoli tendini e legamenti.

Si suddivide in retropiede, mesopiede e avampiede. In base al distretto anatomico interessato cambia anche la terminologia qualora ci sia una sintomatologia.

l dolore in sede posteriore o meglio conosciuto come tallonite, è un dolore a livello dell’osso calcaneare, si può sviluppare sia sulla faccia plantare che posteriore del  calcagno, può colpire entrambi i sessi, ma può essere presente anche nei bambini e si parla di osteocondrosi (sindrome di Sever: dolore di accrescimento).

Il trattamento consiste nel ridurre la pressione mediante ortesi plantari che abbiano un inserto “assorbente” a livello del calcagno. 

La fascite plantare (infiammazione della fascia plantare) è una patologia comunemente diffusa negli sportivi, è un dolore a livello dell’inserzione della fascia plantare sul tubercolo mediale del calcagno, il sintomo caratteristico è del dolore mattutino, che poi regredisce gradualmente con il cammino e la rigidità della fascia. Ortesi plantari che vadano eventualmente a correggere il difetto biomeccanico e fisioterapia possono essere trattamenti efficaci per contrastare il dolore. 

La sintomatologia presente a livello dell’avampiede prende in nome di metatarsalgia (infiammazione di una o più delle cinque ossa metatarsali), talvolta può essere presente visivamente una callosità oppure l’impronta del metatarso dolente. Si parla di neuroma di Morton quando il dolore è localizzato a livello del III-IV spazio metatarsale, con parestesie delle dita adiacenti.

Le cause possono essere di origine biomeccanica es: un alluce valgo nella fase propulsiva del passo trasferisce il carico sul metatarso più vicino (2 metatarso) con conseguente infiammazione perché non riesce a sopportare il carico. 

Anche in questo caso il dolore può regredire mediante la fabbricazione di un ‘ortesi plantare che vada ad aumentare la superficie d’appoggio riducendo così la pressione nell’area dolente. A livello dell’avampiede hanno efficacia anche le calzature con la suola biomeccanica, che permettono un anticipo della fase di rotolamento rispetto alle teste metatarsali riducendo così la pressione.