Insufficienza venosa. Cos’è e come contrastarla?

L’insufficienza venosa è un disturbo della circolazione caratterizzato da un ritorno difficoltoso di sangue dalle estremità al cuore.

L’insufficienza venosa è un disturbo della circolazione caratterizzato da un ritorno difficoltoso di sangue dalle estremità al cuore.

Le cause

Dalla parte sinistra del cuore, il sangue viene spinto ad alta pressione nelle grandi arterie, l’Aorta e le sue principali diramazioni (succlavie verso le braccia, Carotidi verso il cuore, iliache verso le gambe…). Le arterie si comportano come tubi che trasportano sangue ricco di ossigeno e sostante nutritive; superati i capillari il sangue povero di ossigeno e sostanze di scarto  percorre, a ritroso, la strada verso la parte destra del cuore.

La diminuzione della capacità delle vene di far tornare il sangue al cuore può essere causata da una perdita di elasticità dei vasi o dal cattivo funzionamento delle valvole posizionate al loro interno, indispensabili per contrastare la forza di gravità che si oppone alla risalita del flusso sanguigno dal basso.

Fattori di rischio

Il sovrappeso, l’età avanzata, la gravidanza, la familiarità, la ritenzione idrica, l’uso di contraccettivi ormonali, la stitichezza, alterazioni biomeccaniche dell’arto inferiore, lo svolgimento di una professione sedentaria o che, al contrario, costringe a stare in posizione eretta per molte ore al giorno.

Segni e sintomi

SEGNI: comparsa di vasi bluastri e molli sotto la pelle, soprattutto nelle gambe, dovuti al ristagno di sangue.

SINTOMI: gonfiore (edema) ai piedi e alle caviglie, senso di pesantezza e calore alle gambe, formicolii, crampi, prurito e dolori, soprattutto di notte.

Complicazioni

  • patologie cutanee da stasi venosa (dermatiti, ulcere…)
  • flebiliti
  • varici
  • trombosi venose profonde

Rimedi

Indispensabile un consulto medico per diagnosi e per esclusione di eventuali altre patologie (cardiache, renali, polmonari…)

È utile praticare attività sportiva con scarpe adeguate

e utilizzare calze elastiche

dormire con le gambe sollevate e utilizzare ortesi plantari  per correggere eventuali alterazioni biomeccaniche (esempio un piede piatto o pronato) e che aiutino la svuotamento della soletta venosa plantare di Lejars