Piede organo di senso

Sebbene ci permettono di camminare di correre e di saltare i piedi sono organi di senso anziché di moto…

Sebbene ci permettono di camminare di correre e di saltare i piedi sono organi di senso anziché di moto… nell’homuncolo somotasensoriale la parte della corteccia sensitiva è infatti maggiormente rappresentata dalle afferenze podaliche a differenza della corteccia motoria che è maggiormente rappresentata dalla mano.

Perché consideriamo il piede organo di senso? Perchè nei piedi ci sono recettori cutanei tendini e all’interno delle articolazioni esiste un tunnel anatomico che prende il nome di “seno del tarso” all’interno del quale ci sono miliardi di recettori (quando viene eseguito l’intervento di piede piatto nel bambino, viene inserita una vite all’interno di questo tunnel con funzione di correzione per il piede piatto)

Vi è mai capitato di camminare sulla sabbia bollente, oppure di avvertire uno stimolo doloroso sotto la pianta del piede? Nell’immagine sottostante è illustrato come il recettore dolorifico (nocicettore) venga attivato. Di fronte a uno stimolo doloroso il piede viene allontanato mediante un segnale che parte dalla periferia (recettore attivato), arriva alle corna posteriori del midollo spinale che fa partire uno stimolo dalle corna anteriori del midollo spinale (motoneurone) che fa allontanare la zona colpita.

Più aggiungiamo materiale sotto la pianta del piede (calzature, plantari..) più isoliamo il nostro corpo con il terreno. Ecco perché subentrano altri recettori posturali, come l’occhio che ci permettono di mantenere l’equilibrio.

Nella tecnica ortopedica moderna si cerca sempre di più di costruire ortesi “plantari minimaliste” ma con funzione correttiva oppure delle solette con soltanto dei piccoli tasti dello spessore di 2 mm che vanno a stimolare i recettori podalici.

Anche i materiali che rivestono i plantari hanno funzione sensoriale perché mediante il calore del corpo si modellano sulla cute della pianta del piede.